CONCERTO D’ESTATE 2018  

CO.CO.CORO  

diretto dal Maestro Vincenzo Li Causi

al pianoforte Laura Elmi

3 luglio  2018

/di Mag

Ore 21 chiesa di S. Maria Lacrimosa degli Alemanni in Bologna in programma : musica corale 

Il Maestro Vincenzo Li Causi ha proposto questa sera uno spettacolo corale che spaziava dal genere profano al sacro: dapprima  sono stati  eseguiti brani polifonici datati fra il XV e XVI secolo  con realizzazioni di tessiture su sistematici impianti a carattere imitativo ove  la melodia, attraverso la presenza di piccole variazioni, è ampiamente parafrasata e così  permea in tutte le voci corali, in seguito sono stati  proposti brani corali otto e novecenteschi con accompagnamento pianistico della Maestra Laura Elmi. infine  due interessantissime gemme corali  facenti parte della nostra contemporaneità, “Ave Maria” di Eliodoro Sollima e “Ubi Caritas” di Ola Gjeilo.

 Quasi sette secoli di storia musicale in un’ora di musica, insomma è stato come imboccare una strada  su di una carrozza a cavallo per poi ritrovarsi in fondo a quella su di una fiammante Ferrari !

Ai piedi dell’altare ove l’abside pare affrescato dalle dolci mani di Giotto, il coro ha diffuso  in lingue antiche le perfette armonie contrappuntistiche e, pure con grande espressività,  più vaste armonizzazioni moderne,  mentre il Maestro Li Causi, con accorata passione e dovizioso impegno distribuiva alacremente accenti alle umane voci che, al proprio comando, fondevano e si facevano angeliche,  è così che, anche chiudendo gli occhi, nella mistica navata si apriva  un firmamento. 

Per poter arrivare ad un ascolto “strutturale”, in particolare modo di certi generi musicali, occorrono anni ed anni di frequenza e studio, ma non bisogna dimenticare che chiunque, sia pure  “dilettante melomane ” è  di fatto un tipo di ascoltatore iperemotivo in grado di assorbire imprevedibili dettagli legati ad ogni tipo di spettacolo, certamente  l’utilizzo di alcuni supporti quali la traduzione dei testi cantati se questi si presentano in lingua straniera, lingue antiche o dialettali, non può che giovare ad una migliore comprensione di quanto al momento sfugge al dominio dell’ascolto.

In chiusura della serata un “romanticissimo” Faurè (“Cantique le Jean Racine, op 11”)  con l’accompagnamento pianistico della Maestra Elmi:  una melodia delicata  magistralmente interpretata nei suoi colori vagheggianti ed a tratti appassionati che ricollega all’infinito quel lontano di già, ove le voci apparentate ad una presenza melodica centrale,  ai margini del silenzio di questa bella serata, hanno reso i nostri cuori all’alto dei cieli.